Le Vie Dei Tesori – Sciacca
Tre weekend (sabato, domenica)
Dal 1 al 17 Ottobre 2021
Coupon validi anche per Sambuca e Naro
Sciacca
E’ la città delle leggende e dei miraggi: da Dedalo che costruisce le famose Stufe di San Calogero sul Monte Kronio, all’isola Ferdinandea
che sbuca dalle acque e si inabissa dopo poche settimane, così in un sospiro, lasciando tutti di stucco. Insomma, qui si trovano tracce di un tempo che risale ad almeno mille anni prima dell’era cristiana, da lì in poi sono giunti tutti e ognuno ha lasciato il segno: Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani, Arabi, Normanni, Svevi e Angioini attratti dalle preziose polle di acqua termale. Sotto il dominio dei Peralta divenne importantissima, eresse i suoi palazzi e discusse da pari a pari con la vicina Girgenti senza dimenticare la grande tradizione delle ceramiche e del corallo che si potrà scoprire durante le “esperienze”. Millenni di storia da percorrere lungo l’itinerario de Le Vie dei Tesori che qui arriva, per la sua seconda edizione, in tutta sicurezza.
I luoghi
1. ARCHIVIO DI STATO
VIA FIGULI, 28
2. CHIESA DEL COLLEGIO
VIA ROMA, 7
3. CHIESA DELLA
MADONNUZZA
VIA MADONNUZZA
4. CHIESA DI SANT’ ONOFRIO
VIA SANT’ ONOFRIO
5. CIRCOLO GARIBALDI
(EX PALAZZO DI CITTÀ)
VIA GIUSEPPE GARIBALDI, 30
6. GALLERIA FAZELLO
VIA GIUSEPPE LICATA, 18
7. PALAZZO GRAFFEO
VIA GIUSEPPE LICATA, 216
8. PALAZZO LAZZARINI
VIA GIUSEPPE LICATA, 275
9. TETTI DELLA CHIESA
DEL CARMINE
PIAZZA CARMINE
1O. TORRE CAMPANARIA
DELLA CHIESA SAN MICHELE
SALITA SAN MICHELE, 42
INFO
COME PARTECIPARE
VISITE NEI LUOGHI
Per partecipare alle visite guidate nei luoghi – che si faranno in presenza
o con audioguida Le Vie dei Tesori a seconda dei siti – basta acquisire il
coupon on line su www.leviedeitesori.com o nell’info point allestito al
Centro turistico di via Roma.
Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite
Un coupon da 10 euro è valido per 4 visite
Un coupon da 3 euro è valido per un singolo ingresso
Quest’anno, a causa delle misure di prevenzione dal Covid, i turni di visita saranno contingentati.
Per tutte le visite nei luoghi è consigliata quindi la prenotazione on line su www.leviedeitesori.com. Se non prenoti, puoi presentarti direttamente all’ingresso dei luoghi, ma potrai entrare solo se ci sono ancora posti disponibili. A tutti coloro che acquisiranno i coupon on line verrà inviato, via mail, un coupon per l’ingresso dotato di un codice QR, come una carta d’imbarco, da esibire agli ingressi. Se prenoti, non dimenticare di presentare il coupon con luogo/data/orario di prenotazione che ti verrà pure inviato via mail. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più persone, anche simultaneamente in posti diversi, fino ad esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo”, saranno disponibili agli ingressi dei luoghi esclusivamente ticket singoli da 3 euro. Le scuole o i gruppi organizzati che volessero stabilire data e orario della visita, possono scrivere all’indirizzo mail prenotazioni@leviedeitesori.com.
PASSEGGIATE/ESPERIENZE
Un coupon da 6 euro è valido per la partecipazione a una passeggiata (previa prenotazione on line su www.leviedeitesori.com o con ingresso sul luogo, se i posti non sono tutti prenotati). Le esperienze e i tour (Mezza giornata con noi/Un weekend con noi) prevedono contributi differenti e vanno prenotati on line su www.leviedeitesori.com.
AVVERTENZE
Il programma potrebbe subire variazioni causate da ragioni di forza maggiore e per aggiornamenti consultare il sito www.leviedeitesori.com (Ultimora). Sono esentati dal contributo soltanto i bambini sotto i 6 anni e gli accompagnatori di persone con disabilità. Le visite possono essere temporaneamente sospese nelle chiese durante le funzioni religiose. A meno che l’attività non sia annullata dall’organizzazione, i coupon non vengono rimborsati in caso di cattivo tempo e i tagliandi non utilizzati non vengono rimborsati. I coupon sono donazioni per contribuire ai costi della manifestazione e l’importo speso è detraibile dalla dichiarazione dei redditi come contributo alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Per il protocollo di prevenzione Covid e altre informazioni vai su www.leviedeitesori.com
CENTRO INFORMAZIONI
☎ 091 8420000
1. ARCHIVIO DI STATO
L’archivio di Stato di Sciacca raccoglie 12.076 volumi i più antichi del XIII secolo, tra cui i frammenti del Rotolo di cuoio della Torah e dai libri biblici della Genesi, Levitico e Numeri. Il primo nucleo è il Notarile, gli atti dei notai del Distretto di Sciacca: 27 documenti (20 testamenti) con firme in giudeo arabo di testimoni. La comunità ebrea di Sciacca (con quelle di Caltabellotta e di Polizzi) era l’unica a poter apporre la firma di testimoni ebrei in calce a documenti rogati da notai cristiani. Per il festival viene allestita una mostra documentaria (molto attuale) sulle “Storie di cura e di assistenza in archivio: l’Ospedale Civico di Burgio” che racconta ospedali, sanità e prevenzione sul territorio attraverso i secoli.
2. CHIESA DEL COLLEGIO
E’ un palazzo demolito che in seguito divenne una delle più grandi e preziose chiese di Sciacca grazie alla donazione, di 15.000 scudi, di Giovanni Battista Perollo nel XVII secolo. Per rendere omaggio al benefattore, la chiesa fu dedicata a San Giovanni Battista anche se oggi è comunemente conosciuta come chiesa del Collegio perché annessa al Collegio dei Gesuiti, attuale Palazzo di Città. E’ colma di tesori conservati tra le navate, il transetto e la sacrestia: tele, reliquie e arredi sacri, ma anche un grande armadio barocco e un organo reputato in passato tra i migliori dell’isola. L’edificio consente una suggestiva visione dall’alto attraverso le “gelosie” a petto d’oca da cui i religiosi osservavano senza essere visti.
3. CHIESA DELLA
MADONNUZZA
E’ la chiesetta del quartiere dei marinai: la Madonnuzza, detta anche chiesa di Santa Maria dell’Itria, normalmente è aperta solo nelle giornate della festa del patrono e la si raggiunge da Porta di Mare scendendo un’ampia scalinata che fiancheggia il lato meridionale del cinema Campidoglio. Fu eretta nel 1639 e in passato vi si accedeva tramite una gradinata che venne abbattuta durante la costruzione della via Caricatore, l’attuale strada che collega il centro storico alla Marina. L’abbassamento della strada rese sopraelevata la facciata barocca – che risale invece al 1725 – tanto che un’illusione ottica rende la chiesetta quasi “sospesa”. L’ interno è ad unica navata e sull’altare c’è una delicata Madonna in marmo di scuola gaginesca.
4. CHIESA DI SANT’ ONOFRIO
Un’occasione da non perdere, visto che di solito questa piccola chiesa rupestre è serrata. Fuori dalle antiche mura, non lontano da Porta San Calogero, si trova la chiesetta di Sant’Onofrio che, ad inizio Seicento, venne scavata all’interno di un piano roccioso e dal 1624 fu dedicata al santo protettore delle donne in cerca di un marito o di chi tenta di ritrovare oggetti smarriti. La chiesa non è solo famosa per il culto dell’eremita anacoreta, ma anche perché è collegata all’epidemia di peste che colpì la città di Sciacca intorno alla seconda metà del Seicento quando, in due mesi, si contarono oltre 550 morti su poco meno di novemila abitanti. La cripta della chiesetta fu usata proprio per seppellire le vittime dell’epidemia.
5. CIRCOLO GARIBALDI
(EX PALAZZO DI CITTÀ)
Nel quartiere della Maestranza si trova l’ex Palazzo di Città, edificio quattrocentesco ricostruito poi nell’Ottocento. Il piano terra ospita la sede del Circolo Garibaldi e nelle teche sono esposti diversi cimeli legati all’”eroe dei due mondi”, tra cui anche una foto autografata conservata nella stessa sala che nel periodo borbonico ospitava l’assemblea comunale. A piano terra del palazzo si scopre una suggestiva biblioteca liberty in legno e un elegante salone affrescato in stile pompeiano e al centroc’è un’allegoria di Francesco Lojacono restaurata come altre decorazioni del soffitto di Franco Accursio Gulino. Nel cortile interno, alzando gli occhi, ecco una bifora medievale a colonnine tortili.
6. GALLERIA FAZELLO
Sciacca espone per la prima volta tesori che abbracciano mezzo millennio di storia: pitture, sculture, ceramiche invetriate dei maestri saccensi. Si può visitare la Galleria Fazello che affianca l’appena riaperto Museo del Mare (voluto da Sebastiano Tusa) dentro il complesso gotico-catalano dedicato al frate domenicano considerato il padre della Storia siciliana. Tra le opere una settecentesca “Sacra famiglia” di Mariano, una “Madonna con bambino” in marmo della fine del XV secolo, tre pannelli ceramici tra cui il “Fante con alabarda” di Giuseppe Bonachia, il più noto pittore di mattonelle in Sicilia nel XVI secolo. Nella sezione figulina, albarelli, boccioni e le mattonelle del pavimento tardo-medievale della chiesa di Santa Margherita.
7. PALAZZO GRAFFEO
La famiglia Graffeo è stata una delle famiglie protagoniste del famoso Caso di Sciacca, la lunga contesa tra le due potenti famiglie del tardo medioevo, i Perollo e i de Luna d’Aragona, durata tra il 1455 e il 1529 e i Graffeo erano legati proprio ai Perollo. Nei pressi dell’edificio, più precisamente in vicolo Orfanotrofio, il 4 gennaio 1947 viene assassinato il segretario della Camera del Lavoro Accursio Miraglia, vero e proprio simbolo siciliano di coraggio e coerenza. Il palazzo è molto bello, un edificio barocco, ma che ingloba una costruzione del 1400. La parte più particolare della costruzione è il portale ad arco lucchese in cui le due colonne cilindriche sorreggono il balcone con la ringhiera in ferro battuto.
8. PALAZZO LAZZARINI
L’antico palazzo nobiliare è tuttora abitato dai proprietari. La parte posteriore, la più antica, risale al Cinquecento e faceva parte dell’antico Palazzo Perollo famoso per il “Caso di Sciacca”. Un trisavolo degli attuali proprietari, l’onorevole Giuseppe Licata sindaco di Sciacca, a fine ‘800 aprì la via Licata che da lui prendeva il nome aggiungendo alla primitiva struttura tutto il fronte in puro stile neoclassico. Ciò che rende unico il palazzo e conquista i visitatori è il profumo degli aranci amari del giardino segreto ricavato tra le mura. Durante la visita – a cui quest’anno si aggiungerà un altro ambiente – si potrà scendere nelle enormi grotte di periodo preistorico, un tempo magazzini sotto giardino e nella “stanza dello scirocco”.
9. TETTI DELLA CHIESA
DEL CARMINE
Dedicata al San Salvatore, la Chiesa del Carmine fu fatta costruire dal Conte Ruggero. È la terza costruzione eretta sullo stesso sito: la prima risale al periodo successivo alla liberazione musulmana quando giunsero i Padri Carmelitani. Sulla facciata si possono distinguere le tre fasi di costruzione ed ammirare il rosone e la cupola. Attraverso il Sacra rituum congregatio si conoscerà la curiosa storia di Beata Angela da Sciacca, carmelitana vissuta durante il 1200 e morta eremita. Oltre a concedere una vista suggestiva dai tetti e la visita di una cappella nascosta, la chiesa presenta opere bellissime come un Cristo risorto in legno, anticamente portato in processione, un armadio settecentesco e un lavabo in marmo.
10. TORRE CAMPANARIA
DELLA CHIESA SAN MICHELE
Eretta nel 1550 dalla confraternita di San Michele, la torre campanaria è un perfetto parallelepipedo, una poderosa costruzione dalle forme perfettamente geometriche con base quadrata e dalle superfici di conci a vista prive di finestre tranne che sul lato meridionale. Ha le caratteristiche di un’opera di difesa, nel periodo in cui Sciacca venne racchiusa in una cinta muraria, all’epoca di Carlo V (secolo XVI), quando era più pressante la minaccia di incursione di pirati o di uno sbarco dei Turchi: va ricordato che Sciacca era una preda ambita, anche per i depositi di granaglie. Probabilmente costruita per difesa, la torre fu poi utilizzata come campanile. E’ anche un luogo privilegiato da cui godere di un panorama a 360 gradi sull’intera città.
PASSEGGIATE
LE TOMBE IPOGEICHE DELL’ETÀ DEL BRONZO
E DEL QUARTIERE DEGLI EBREI
DIFESA DA TRE CIRCUITI DI MURA
A MUSEO EN PLEIN AIR
STORIE DI VITA A SCIACCA